Il Web Studio che funziona
Come far risaltare il tuo prodotto e conquistare clienti e mercati di influenza. I tuoi bambini sono più bravi!

Il punto non è la notorietà dello studio web

Gli studi web della vecchia guardia sono molto solleciti nel difendere il potere della pubblicità di un sito web sottolineando con compiacimento i casi di grande successo del passato e spiegando soddisfatti che solo la promozione sito web per CLIC o l'advertising può creare la notorietà necessaria a lanciare un nuovo web site e/o prodotto, o mantenerne uno già esistente.

La volontà e il modo di operare di uno studio

Non credo che le idee straordinarie scarseggino, al contrario, sono convinto che la vostra azienda o attività abbia molte grandi opportunità di intraprendere iniziative di successo.

No, quello che manca non sono le idee, ma la volontà di attuarle.

Il mio obiettivo come web studio è dimostrare che la via meno rischiosa da intraprendere è proprio quella di rischiare; voglio stimolare in TE il desiderio di fare cose davvero straordinarie. Una volta compreso che i vecchi ufficio web sono divenuti inefficaci, diventa ancor più urgente creare cose che facciano parlare di sé.

Una delle tipiche giustificazioni che i colleghi vi proporranno sarà tuttavia che essi non possiedono la capacità di trovare grandi idee, e che se anche quella capacità ce l'hanno, NoN sanno in quale modo distinguere la grande idea dalle idee banali.
Lo spazio di questa pagina e del sito stesso, non è sufficiente a sottolineare il successo spettacolare del brainstorming e delle tecniche di creatività e ide-azioni che vengono adottate oggi da aziende di ogni parte del mondo. Mi permette tuttavia di illustrare le idee da prendere in prestito fin da subito, le iniziative specifiche che già da domani potete iniziare ad attuare per intraprendere il percorso dello STRAORDINARIO. Se ne avete la volontà, troverete anche il modo.

Il grosso malinteso di un'ufficio professionale

Uno dei libri citati in precedenza nella pagina: Webmarketing: come faccio hanno prodotto un effetto curioso: molti consulenti web marketing non li hanno capiti.

Si giunge spesso alla conclusione che le idee che vi sono esposte siano delle trovate destinate a funzionare sempre, che si riferiscano a fatti naturali che si debbano per forza verificare. Si crede che qualunque idea diventi automaticamente un ideavirus, come se tutti gli utenti del web fossero lì pronti a diffonderlo con entusiasmo e non ci fosse altro da fare che starsene tranquilli ad aspettare il successo.

Intanto I poveri illusi Nike o anche Colgate-Palmolive continuano a spendere 4 miliardi di dollari all'anno in pubblicità.

La realtà è che c'è un grosso malinteso di fondo.

Se è vero che a volte gli ideavirus sono una semplice questione di fortuna ( si pensi per esempio ai casi della MACARENA e della curiosa "roccia da compagnia" Pet Rock), nella stragrande maggioranza dei casi i siti web di successo sono studiati fin dal primo momento per avere successo.

Il complesso industriale del posizionamento non può più pensare di rendere un progetto sito web o un prodotto/servizio attraente, interessante, grazioso o divertente dopo che il prodotto/servizio è già stato creato: oggi si deve puntare a ideare un sito o prodotto che incorpori fin dall'inizio tutte le potenzialità dell'ideavirus, perché sono quelli nati da questo approccio che hanno maggiori probabilità di avere successo degli altri.

Dei servizi che fanno parlare di sé si finisce sempre con il parlare.

Il lavoro e il denaro che in passato si investivano per l''acquisto ripetuto di spazi pubblicitari su google, oggi vengono impiegati nell'engineering, dove quantità crescenti di denaro non riescono tuttavia a evitare il fallimento dei servizi/prodotti.
Il marketing sul web è divenuto senza dubbio più costoso di una volta in termini di tempo e denaro. E' solo che i soldi si spendono in una fase più precoce dell'intero processo ( e il processo lo si ripete più di frequente).

Ecco il punto importante:

questo percorso non è una scorciatoia che garantisce risparmi, ma è la strategia migliore e forse l'unica, per conseguire una crescita.

Essa comporta costi elevati ma funziona. Investire in questa direzione è assai più intelligente che non acquistare uno spazio pubblicitario per posizionarsi sul motore di ricerca più utilizzato.

Chi presta ascolto?

Forse ho esagerato. Con il compianto per la fine del complesso industriale del posizionamento e la previsione di una crisi definitiva della pubblicità del posizionamento , forse ho indotto qualcuno a concludere troppo frettolosamente che tutti i programmatori siti web hanno perduto tutta la loro efficacia e che gli utenti li evitano e ignorano in toto.

Non è esattamente così. La pubblicità e l'advertising funziona, ma meno che in passato, e forse anche a costi più elevati, ma richiama comunque l'attenzione e genera vendite. Gli annunci pubblicitari mirati sono molto più efficaci in termini di costo, solo che le iniziative pubblicitarie e di marketing sono per la maggior parte non mirate, sono come uragani che investono il mercato trasversalmente, raggiungendo tutti nello stesso modo, senza considerare chi essi siano e che cosa vogliono, e in questa dinamica vi sono sprechi tanto consistenti da indurre ad affermare che la pubblicità non funziona più o peggio la creazione di siti web.

Non è esattamente così:

Sei bloccato? Contattami

Talvolta l'uragano permette di evitare il paziente lavoro che si rende necessario per transitare dalla parte sinistra a quella destra della curva, talvolta l'intero mercato ha un particolare bisogno, sa di cosa ha bisogno ed è disposto ad ascoltare. Il problema sta nel fatto che tutto questo si verifica solo talvolta.

Talvolta significa "raramente", tanto raramente da generare sprechi enormi. In passato i colleghi degli STUDI WEB individuavano il mercato target e non risparmiavano energie pur di garantire che l'annuncio fosse adatto a quel mercato e che fosse veicolato dal posizionamento che lo avrebbe raggiunto. Il concetto di target reca tuttavia implicita l'idea che era il marketing sul web a decidere chi avrebbe prestato attenzione a che cosa e quando.

Oggi la dinamica si è capovolta: a scegliere sono gli UTENTI!

Sono loro che decidono se i vostri annunci vanno ascoltati oppure ignorati. Ma in quale modo lo fanno? Vi sono utenti/consumatori disposti ad ascoltare e altri meno? E che cosa distingue gli uni dagli altri?
Il grande segreto degli inserti pubblicitari di Google è che sono pertinenti rispetto al contesto e vengono presentati al tipo di persona potenzialmente più sensibile nei loro confronti. L'utente di Google si vede presentare l'annuncio pubblicitario di un certo articolo alcuni istanti dopo aver digitato il nome di quello stesso articolo nel motore di ricerca! Confrontate tutto questo con i rumorosi "posizionamenti" che OGGI si vedono nella SERP, non voluti che interrompono d'improvviso e indiscriminatamente l'attenzione degli utenti di un mercato più generico e la differenza è chiara.

In ogni momento, e in ogni mercato, c'è sempre qualcuno che è tutto orecchi, che vuole ascoltare.
Persone che consultano le Pagine Gialle, sottoscrivono l'abbonamento ad una rivista specializzata e visitano siti web per trovare informazioni. Alcuni di loro concludono effettivamente un acquisto, altre si limitano a consultare. Ecco allora l'idea:

La pubblicità diretta a tutti è inutile, occorre indirizzarla a persone interessate e influenti che, starnutendo, diffondono il virus.

A costoro il messaggio del tuo posizionamento va diretto nel momento in cui sono alla ricerca, e l'idea vincente è quando la persona che ascolta è uno starnutitore che andrà a parlare agli amici e colleghi.

La possibilità di raggiungere effettivamente questo pubblico ristretto sono poche. Per il resto occorre investire nella IN IDEE ORIGINALI. Prodotti, servizi e tecniche che siano tanto utili, interessanti e stravaganti e degni di nota da stimolare nel mercato il desiderio di ascoltare quel che si ha da dire.